Nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo nella Chiesa di Sant’Antonio si compie la preparazione delle statue dei Misteri a cura dei confratelli dell'Arciconfraternita dei Morti.
Le statue vengono pulite, cosparse di oli profumati
e sono esposte sull’altare maggiore per essere venerate dai credenti
prima della processione serale.
La processione dei Misteri è uno delle manifestazioni religiose esterne più solenni dell'anno;
parte dal sagrato della Chiesa di Sant’Antonio e percorre le vie
centrali del paese in un clima molto suggestivo, di intimo raccoglimento
e di preghiera.
Il ciclo dei Misteri comprende sette statue più la croce
processionale, in legno verniciato nero sulla quale sono applicati i
simboli della passione di Gesù.
Le statue, in cartapesta, risalgono alla
fine degli anni venti del XIX secolo, tranne Gesù Crocifisso,
commissionata ad Eugenio Maccagnani all’inizio del XX secolo e il Gesù
Morto, statua in legno, collocabile alla fine del XVIII secolo.
Esse
comprendono:
• Gesù nel Getsemani chiamato "Gesù nell'orto" - Gesù
inginocchiato con il volto rivolto verso l'alto presenta le mani aperte,
segno di invocazione del Padre. Al di sopra della spalla destra un
angioletto stringe un calice;
• La flagellazione, detta "Gesù alla colonna" - Gesù,
curvo in avanti con il solo perizoma e le mani legate ad una colonna
posta alle sue spalle. Evidenti sul corpo le ferite inferte che grondano
sangue;
• Ecce Homo, chiamato "Cristu alla cannicedda" - Gesù, in piedi,
indossa un perizoma verde ed un mantello rosso, le sue mani sono legate
ad una piccola canna (in latianese "cannicedda"), un finto scettro
utilizzato in segno di scherno. La corona di spine posta sul capo
provoca delle lacerazioni che grondano sangue, il corpo flagellato è
messo in evidenza dalle profonde ferite sulle ginocchia e sul petto;
• La caduta sotto la croce - Gesù, caduto sotto il peso della
croce, è raffigurato in ginocchio, la mano sinistra è posata per terra,
la destra regge la croce. Sul capo presenta una corona di spine, il suo
volto esprime profonda sofferenza;
• Gesù Crocifisso - Gesù è crocifisso su una croce
di legno con il capo proteso in avanti e poggiato sulla spalla destra.
Il corpo presenta diverse ferite, evidente è quella sul costato, piedi e
mani sono trafitti da chiodi e grondano sangue;
• Gesù Morto - Unica statua in legno e la più antica del
gruppo processionale. Originariamente la processione del Venerdì Santo
consisteva nel portare per le vie del paese solo questa statua. Gesù Morto presenta le gambe leggermente piegate e il corpo con vistose
ferite. Durante la processione è adagiato su di una struttura simile ad
una lettiga romana raffinatamente ornata con veli;
• L'Addolorata - Statua formata da un manichino di legno
ricoperto dal vestito nero, le mani ed il viso sono in cartapesta. Il
volto della Vergine manifesta molto dolore e sofferenza ed un pugnale le
trafigge il petto. Le mani intrecciate stringono un fazzoletto ricamato.
Il corteo termina con una grande folla di fedeli.
Coloro che recano sulle spalle le statue vestono con eleganti abiti neri
e guanti bianchi; anche neri sono gli abiti delle donne che trasportano
la statua dell'Addolorata e hanno il capo coperto con un velo in
pizzo nero.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito "Alla scoperta dell'Alto Salento".
- Foto tratte dalla pagina facebook "Settimana Santa a Latiano".